Che cos’è per te il coaching? Audra Bertolone intervista Elisa Benvenuto
Nella mia adolescenza mi sono trovata varie volte a confrontarmi o a essere messa a confronto con altri.
Spesso, da questo confronto, ne uscivo scoraggiata, vedendo in altri caratteristiche che avrei desiderato, ma che non possedevo.
A differenza di altri miei amici, molto loquaci ed espansivi, io ero quella che non emergeva, che preferiva ascoltare, anziché parlare.
In famiglia, per questa mia caratteristica, venivo spesso definita come “quella che ascolta”.
Questa definizione, col tempo, è diventata un’etichetta che ancora oggi mi contraddistingue.
Come ogni etichetta che ci viene appiccicata, dopo un po’ ha iniziato a infastidire, a “far prurito” tanto che, spesso cercavo dei modi per assomigliare di più agli altri, per nascondere questo mio modo di essere.
E poi, ho incontrato il coaching!
Ho iniziato dapprima il percorso su di me, ho rianalizzato le mie caratteristiche, i miei punti di forza ed ho realizzato che quella che ormai per me era diventata un’etichetta fastidiosa, non sembrava essere poi così male.
Anzi, pensandoci bene era un qualcosa che mi dava la possibilità di vedere e percepire le cose appieno. Mi permetteva di entrare in contatto profondo con le persone che, parlando con me, si sentivano ascoltate.
Grazie al coaching ho cambiato prospettiva; ho imparato a rileggere questo aspetto in chiave positiva, riuscendo così a vederlo come una mia qualità.
Successivamente, tra le 11 competenze chiave del coach definire da ICF, ho trovato l’Ascolto Attivo, così definito:
“Capacità di concentrarsi completamente su ciò che il cliente sta dicendo e non sta dicendo, di comprendere il significato di ciò che viene detto nel contesto dei desideri del cliente, e di sostenere l’espressione di sé del cliente.
- Si dedica al cliente e al suo programma, e non al programma che il coach ha per il cliente.
- Ascolta le questioni del cliente, i suoi obiettivi, i suoi valori e le convinzioni a proposito di ciò che è o non è possibile.
- Distingue tra le parole, il tono della voce, ed il linguaggio del corpo.
- Riassume, parafrasa, reitera, rispecchia ciò che il cliente ha detto, per assicurare chiarezza e comprensione.
- Incoraggia, accetta, esplora e sostiene il cliente nell’ espressione di sentimenti, percezioni, questioni, convinzioni e suggerimenti.
- Integra ed elabora le idee ed i suggerimenti del cliente.
- Focalizza o riconosce l’essenza della comunicazione del cliente e lo aiuta ad arrivarci, piuttosto che dilungarsi in lunghe descrizioni.
- Permette al cliente di dar libero sfogo e di chiarire la situazione senza dare giudizi o pareri, allo scopo di passare alla fase successiva”.
- Ho realizzato che l’ascolto attivo è un’evoluzione di ciò che a me veniva in modo naturale, ho capito che questa mia qualità poteva essere ulteriormente sviluppata.
Ed ora, con questa nuova consapevolezza, quella che era un’etichetta fastidiosa è diventata una bellissima spilla che posso sfoggiare come, quando, e con chi voglio, orgogliosa di possederla!
Sei pronta/o anche tu ad iniziare un interessante viaggio alla riscoperta delle tue qualità?
Elisa Benvenuto, Life & Career Coach
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